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Preghiera sociale

Merito e competizione sono categorie antievangeliche, Dio è tragicamente gratuito e solidale.

Venditori di sé stessi e consumatori compulsivi di cose: è il modello antropologico imposto dal sistema economico in cui viviamo.

Non esiste la vocazione di assistente spirituale della finanza né di qualsiasi altra struttura di peccato.

Questo sistema economico ci ha tolto il sorriso.

(*) “…il faraone diede questi ordini ai sorveglianti del popolo e ai suoi scribi: «Non darete più la paglia al popolo per fabbricare i mattoni come facevate prima. Si procureranno da sé la paglia. Però voi dovete esigere il numero di mattoni che facevano prima, senza ridurlo. Perché sono fannulloni; per questo protestano”.
(Es 5,6-8).

“…i Vescovi della Nuova Zelanda si sono chiesti che cosa significa il comandamento «non uccidere» quando «un venti per cento della popolazione mondiale consuma risorse in misura tale da rubare alle nazioni povere e alle future generazioni ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere».[Conferenza Episcopale della Nuova Zelanda, Statement on Environmental Issues, Wellington (1 settembre 2006)]”.
(Papa Francesco, Laudato Si’,95).

“Alcune settimane fa, una ragazza che aveva bisogno di lavoro, ne ha trovato uno in una ditta turistica e le condizioni erano queste: 11 ore di lavoro, 600 euro al mese senza nessun contributo per la pensione. “Ma è poco per 11 ore!”. “Se non ti piace, guarda la coda di gente che sta aspettando il lavoro!”. Questo si chiama schiavitù, questo si chiama sfruttamento, questo non è umano, questo non è cristiano”.
(Dal Discorso di Papa Francesco, Visita pastorale a Pompei e a Napoli, Incontro con la popolazione di Scampia, Piazza Giovanni Paolo II, Napoli, 21 marzo 2015).

“Ci sono sistemi economici che per sopravvivere devono fare la guerra. Allora si fabbricano e si vendono armi e così i bilanci delle economie che sacrificano l’uomo ai piedi dell’idolo del denaro ovviamente vengono sanati. […]Un sistema economico incentrato sul dio denaro ha anche bisogno di saccheggiare la natura, saccheggiare la natura per sostenere il ritmo frenetico di consumo che gli è proprio. Il cambiamento climatico, la perdita della biodiversità, la deforestazione stanno già mostrando i loro effetti devastanti nelle grandi catastrofi a cui assistiamo, e a soffrire di più siete voi, gli umili, voi che vivete vicino alle coste in abitazioni precarie o che siete tanto vulnerabili economicamente da perdere tutto di fronte a un disastro naturale”.
(Dal Discorso di Papa Francesco, Incontro mondiale dei movimenti popolari, 28 ottobre 2014).